Prima una terra terrosa
Prima una terra terrosa,
poi un’altra, no, la stessa
improvvisamente ultraterrena.
Sono io in lei e la guardo
Nella sua gibbosità, la guardo
Perdutamente a Montepulciano o a Pienza
o è lei in me
ferma, tutt’uno col ricordo
e ben oltre di esso, tutt’uno con chi sa
che indefettibile sostanza?
E poi
quel suo profilo
senza limite o riposo
brucia, si, ma cosa –
La sua planetaria solitudine
o la mia consumata reminiscenza?
o niente, annullati l’uno e l’altra;
lei e io, equiparati a zero
da una celestiale algebra….
Dalla Torre
Dalla torre
questa terra grigia lisciata dal vento nei suoi dossi
nella sua galoppata verso il mare,
nella sua ressa d’armento sotto i gioghi
e i contrafforti dell’interno,
vista nel capogiro dagli spalti,
fila luce, fila anni luce misteriosi, …
Mario Luzi
… come pellegrino si vestio e con bordone in mano si mosse e caminò verso il molino …
Lungo la Via Francigena camminarono mercanti, artisti, pellegrini di ogni paese. Passavano per quelle vie raccontati con lingue e modi diversi, le visioni e le domande di quella che sarebbe stata, e già era, l’Europa.
Ci piace immaginare che su questa strada antica continuino a camminare viandanti d’oggi, scambiandosi visioni e testimonianze.
(D. Rondino, I quaderni del pellegrino, Conversazione lungo la via Francigena Francigena festival 2007)
A breve spunti bibliografici…