E adesso a noi che ci chiudiamo la porta di casa alle spalle e possiamo esplorare qualche troviamo appena più in là, cosa passa per la testa se pensiamo al dopo, a quando potremo avventurarci di nuovo lontano?
Quanto rinnovato sarà il nostro bagaglio?
Ci stiamo interrogando e pensando o come dove tornare a camminare, chiediamo anche a voi… se vi va rispondete a queste poche domande ci aiuterete a capire dove andremo o vorremmo andare questa estate a camminare.
LE VOSTRE NUMEROSISSIME RISPOSTE
In tantissimi avete risposto ai quesiti: il 92% vuole ripartire a piedi, il 99,4% ripartirebbe in Italia, il 17,8% solo, il 21% con “congiunti”, il 40,8% con amici, il 61,8 % in gruppo. Il 90,4% viaggerebbe in gruppo con le dovute garanzie in termini di sicurezza sanitaria. Il 69,2% sarebbe disponibile a situazioni spartane (tipo tenda) pur di viaggiare a piedi.
Più della metà ci ha lasciato anche, oltre alle risposte chiuse, impressioni.
Molte riflessioni, indicazioni concrete -che abbiamo scrupolosamente introiettato e ne faremo tesoro- ma anche tanta emozione ed aspettativa nelle vostre parole:
Nostalgia di Camminare, semplicemente e lentamente ci metteremo in cammino, voglia di rinascere: ricominciare a sturpirsi, meravigliarsi con piedi diversi, assaporando ancora di più ogni istante e ogni passo: godendo i suoni, gli odori, gli scorci prendendo il contatto con il qui e ora, con gioia, in silenzio, con riflessione, intimità, profondità, curiosità, attenzione, consapevolezza; darsi il tempo di osservare la realtà che ci circonda, grati di potersi muovere, con un aumentato rispetto dell’ambiente e delle persone.
Camminare è quanto di più meraviglioso possa esserci per ritrovare l’essenza di sé stessi con gli altri. Camminando si sbroglia la matassa di pensieri che ci abitano. Camminare è respiro, è incontro di silenzi, è poesia di terra e vento, è vita.
Sarà nuovo, sarà diverso, ma sarà bellissimo, più di prima! Più consapevoli della bellezza, e dunque alla ricerca di esperienze davvero ben costruite e ricche, e con maggiore spirito di adattamento. Questo dovremmo imparare, fra tutto il resto, pensare e progettare un futuro migliore.
Attenti alle economie locali alla loro sostenibilità e convivialità…Nascerà la voglia di conoscere il nostro territorio, la nostra Italia… riscoprendo le bellezze del nostro Paese, da Nord a Sud. Rifar vivere i sentieri di camminatori soli, in coppia, con amici o in gruppi; distanziandoci fisicamente, ma non socialmente. Il distanziamento ci aiuterà al silenzio.
Incontrandoci e guardandoci dentro anche se da lontano…Convivendo con le paure proprie ed altrui, dandoci regole e consapevoli che con la dovuta attenzione, pazienza, buon senso e rispetto è possibile camminare assieme.
Camminare è una delle attività più sane perché all’aperto e perché naturalmente donatrice di benessere psico-fisico. I viaggi a piedi sono in luoghi poco turistici e poco affollati, in gruppi piccoli alla ricerca di esperienze davvero ben costruite e ricche, e con maggiore spirito di adattamento. E’ un viaggiare ecologico, compatibile, sano e che permette di rispettare, se fatto con buon senso, le regole imposte dall’emergenza sanitaria
Ci adatteremo, troveremo soluzioni creative -tipo tenda trasportata-, magari mai provate che ci doneranno emozioni nuove.